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Antiriciclaggio: indicazioni per i soggetti obbligati e coinvolti in attività di private banking

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Banca d’Italia nel corso del 2022 ha condotto una campagna di accertamenti ispettivi in materia di antiriciclaggio per verificare l’adeguatezza dei presidi di mitigazione del rischio di riciclaggio, con un focus sul processo di adeguata verifica e monitoraggio della clientela.

Il private banking si caratterizza per un’elevata esposizione al rischio di riciclaggio a causa delle caratteristiche che vi sono tipicamente associate:

  • la clientela facoltosa e la frequente presenza di persone politicamente esposte (PEP) e di titolari effettivi difficilmente individuabili dietro strutture proprietarie spesso complesse;
  • le operazioni e i portafogli di valore elevato;
  • la tipologia di prodotti e servizi richiesti (in genere altamente personalizzati e complessi);
  • l’aspettativa di riservatezza e discrezione da parte dei clienti.

Dall’analisi dei risultati della campagna è emersa una generale consapevolezza da parte degli organi aziendali del maggiore rischio di riciclaggio connesso a questa specifica linea di business, tuttavia sono state riscontrate alcune carenze nei processi di profilatura della clientela e di segnalazione delle operazioni sospette.

Quanto alle procedure per l’individuazione delle SOS, sono state rilevate delle debolezze nel sistema di screening delle operazioni anomale e nel relativo processo valutativo, che hanno fatto emergere talvolta la sussistenza di omesse segnalazioni. Le criticità sono sostanzialmente dovute a processi di monitoraggio della clientela non sempre tarati sulle specificità del comparto private e, in alcuni casi, all’assenza di adeguati alert nei sistemi automatici di rilevazione di operazioni anomale.

In considerazione degli esiti della campagna ispettiva, Banca d’Italia richiama la necessità per gli intermediari di:

  • dotarsi di procedure di adeguata verifica robuste, adeguate alle caratteristiche dei servizi e della clientela private;
  • valorizzare le peculiarità del settore private nei processi di monitoraggio della clientela ai fini del corretto adempimento degli obblighi di segnalazione di operazioni sospette, tenendo conto del Provvedimento della UIF del 12 maggio 2023, recante un elenco di indicatori di anomalia.

Per consultare la documentazione:

 

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