DDL Cybersicurezza: UIF propone maggiori misure contro i reati informatici
La recente audizione del Direttore della UIF Enzo Serata davanti alla Commissione Affari Costituzionali e Giustizia della Camera dei Deputati ha messo in luce questioni cruciali riguardanti la protezione delle informazioni sensibili gestite dall’Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia. Il focus principale è stato sul progetto di legge AC 1717, volto a potenziare la Cybersicurezza nazionale e a combattere i reati informatici.
Durante l’audizione, il Direttore ha delineato le funzioni e l’organizzazione della UIF, sottolineando l’importanza della sua autonomia operativa e il rispetto degli standard internazionali e della normativa europea. Ha evidenziato l’importanza del ruolo della Banca d’Italia nel regolare le attività della UIF e garantire la riservatezza delle informazioni acquisite.
I recenti casi di violazione della riservatezza delle informazioni, inclusi accessi non autorizzati e divulgazione indebita di segnalazioni di operazioni sospette, hanno sollevato preoccupazioni sulla sicurezza delle informazioni gestite dalle autorità antiriciclaggio e anti-terrorismo.
Nell’ambito dell’audizione, il Direttore ha proposto interventi normativi volti a rafforzare la protezione delle segnalazioni di operazioni sospette e altri dati gestiti dalla UIF. Ha sottolineato la necessità di un sistema sanzionatorio penale per dissuadere comportamenti illeciti, considerando che le soluzioni informatiche potrebbero non essere sufficienti a prevenirli.
Il quadro normativo attuale, sebbene abbia ampliato l’ambito delle informazioni coperte dalla riservatezza, non è ritenuto adeguato dal Direttore per proteggere efficacemente le informazioni antiriciclaggio. Si propone quindi un affinamento normativo per garantire una tutela più completa, incluso un’unica fattispecie di reato per la violazione della riservatezza delle informazioni antiriciclaggio.
Infine, il Direttore ha offerto la disponibilità della UIF a collaborare per formulare proposte normative da includere nel progetto di legge sulla Cybersicurezza attualmente in discussione, se richiesto dalle Commissioni competenti.