Comunicazione di Banca d’Italia: L’importanza dei rischi di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo nell’azione di vigilanza prudenziale
In data 27 febbraio 2020, Banca d’Italia ha pubblicato una comunicazione diretta agli Intermediari vigilati sull’importanza dei rischi di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo nell’azione di vigilanza prudenziale.
Dopo aver enunciato gli interventi dei regolatori nazionale ed europeo e l’azione dell’Autorità di Vigilanza, Banca d’Italia sottolinea che questi interventi da soli non sono sufficienti per contrastare con successo il riciclaggio del denaro e il finanziamento del terrorismo nel settore finanziario. E’, infatti, fondamentale il ruolo svolto dagli intermediari che devono assicurare che i componenti degli organi di amministrazione e controllo e l’alta dirigenza abbiano, in ogni momento, idonei requisiti per svolgere efficacemente i propri compiti.
Gli intermediari devono, inoltre, dotarsi di un sistema organizzativo e di controllo adeguato al livello di rischio cui sono concretamente esposti: efficaci assetti organizzativi e di controllo costituiscono condizione essenziale per prevenire e mitigare i fattori di rischio aziendali, in particolare, nel caso in specie, quello di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo.
Relativamente agli interventi dei regolatori, Banca d’Italia ricorda che il quadro europeo nell’ambito del contrasto ai rischi di riciclaggio di denaro e finanziamento del terrorismo è stato rivisto; sul piano normativo, sono stati introdotti obblighi di cooperazione e di scambio di informazioni sia tra le Autorità antiriciclaggio nazionali sia tra queste e le Autorità prudenziali.
A dicembre 2018, il Consiglio dell’Unione europea ha adottato un piano d’azione AML che fissa obiettivi, risultati attesi e scadenze; tra le azioni previste, vi è la necessità di accrescere gli scambi di informazioni e la collaborazione tra le Autorità soprattutto nei casi cross-border ed è richiesto alle Autorità di vigilanza prudenziale di ricordare al mercato che tra supervisori antiriciclaggio e prudenziali vi è una stretta cooperazione e scambi di informazioni e che i rischi di riciclaggio e finanziamento del terrorismo sono presi in considerazione nell’azione di vigilanza prudenziale.
Per assicurare un approccio unitario nelle comunicazioni che le Autorità di vigilanza prudenziali europee sono chiamate a inviare all’industria finanziaria, a luglio 2019 l’EBA ha emanato una Opinion (EBA-op-2019-08).
In Italia lo scambio di informazioni e la cooperazione tra vigilanza prudenziale e vigilanza antiriciclaggio sono facilitati dallo svolgimento da parte della Banca d’Italia di entrambe le funzioni.
Le informazioni relative ai rischi di riciclaggio di denaro o di finanziamento del terrorismo sono prese in considerazione nei processi di vigilanza prudenziale relativi agli intermediari vigilati dalla Banca d’Italia, quali, fra l’altro:
- i procedimenti di autorizzazione e revoca dell’attività bancaria e finanziaria e di acquisizione di partecipazioni rilevanti nel capitale;
- le valutazioni relative all’idoneità degli esponenti a ricoprire cariche in soggetti vigilati;
- il processo di revisione e valutazione prudenziale (SREP);
- l’adozione di misure di intervento o di rigore.
Qui puoi leggere o scaricare la Comunicazione di Banca d’Italia agli intermediari vigilati del 27 febbraio 2020