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La UIF pubblica nuovi schemi rappresentativi di comportamenti anomali sull’operatività connessa con gli illeciti fiscali

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L’Unità di Informazione Finanziaria, in data 10 novembre 2020, ha pubblicato sul proprio sito ufficiale una Comunicazione contenente gli “Schemi rappresentativi di comportamenti anomali ai sensi dell’articolo 6, comma 7, lettera b), del D.Lgs 231/2007 sull’operatività connessa con gli illeciti fiscali”, aggiornando e ampliando gli schemi di comportamenti anomali adottati nel 2010 e nel 2012 e aggiungendone di nuovi.

L’operatività connessa con gli illeciti fiscali

Gli illeciti fiscali nel nostro Paese preoccupano molto l’Unità di Informazione Finanziaria perché oltre ad incidere negativamente sui gettiti nazionali e ad ostacolare l’attuazione di politiche favorevoli alla crescita, essi costituiscono un problema rilevante per le dimensioni dell’evasione fiscale e le diverse fattispecie che ricomprendono: a fianco di schemi illeciti consolidati e ricorrenti si accompagnano, infatti, forme innovative e complesse di evasione, nell’ambito delle quali ingenti flussi finanziari vengono trasferiti verso territori a fiscalità privilegiata o giurisdizioni opache e/o non cooperative, con legislazioni fiscali favorevoli o carenti sotto il profilo della trasparenza bancaria o societaria, allo scopo di nascondere capitali di origine illecita, schermare gli assetti proprietari, interrompere la tracciabilità dei flussi finanziari.

Evasione, reati fiscali e riciclaggio

L’evasione e i reati tributari ricorrono tra le condotte criminali presupposto di riciclaggio richiamate nel National Risk Assessment, aggiornato al 2018.

Evasione fiscale e riciclaggio sono fenomeni strettamente collegati. L’analisi finanziaria conferma la versatilità degli illeciti tributari, inseriti spesso in un contesto criminale più ampio, messo in atto per celare l’origine illecita delle risorse.

Gli schemi operativi consolidati analizzati dalla UIF sono caratterizzati da giri di fondi tra persone fisiche e giuridiche collegate, false fatturazioni, transiti su rapporti personali di operatività apparentemente commerciale, prelevamenti di denaro contante da rapporti aziendali.

Gli Schemi di comportamento anomalo sull’operatività connessa con gli illeciti fiscali

Valorizzando il contributo del settore privato reso attraverso le segnalazioni di operazioni sospette e tenendo conto della propria esperienza nello svolgimento dei compiti di analisi finanziaria, la UIF ha aggiornato e ampliato gli schemi di comportamenti anomali adottati nel 2010 e nel 2012 e ha quindi elaborato – in collaborazione con la Guardia di Finanza e con l’Agenzia delle Entrate – i seguenti schemi di anomalia per facilitare la valutazione delle operazioni sospette in materia fiscale:

  1. utilizzo ovvero emissione di fatture per operazioni inesistenti;
  2. frodi sull’IVA intracomunitaria;
  3. frodi fiscali internazionali e altre forme di evasione fiscale internazionale;
  4. cessione di crediti fiscali fittizi e altri indebiti utilizzi.

I primi tre schemi – A, B e C – sostituiscono quelli diffusi con le Comunicazioni della UIF del 15 febbraio 2010 e del 23 aprile 2012, rispettivamente, in tema di frodi sull’IVA intracomunitaria e in materia di frodi fiscali internazionali e frodi nelle fatturazioni.

I nuovi schemi sono destinati a tutti i soggetti tenuti alle segnalazioni delle operazioni sospette elencati nell’art. 3 del d.lgs. 231/2007; alcuni indici riguardano in particolare gli intermediari bancari e finanziari mentre lo schema sulla cessione di crediti fiscali fittizi e altri indebiti utilizzi (D) si riferisce prevalentemente ai professionisti.

La UIF ricorda che per un corretto adempimento dell’obbligo di segnalazione di operazioni sospette, da un lato, non è necessario che ricorrano contemporaneamente tutti gli elementi descritti nello schema operativo; dall’altro, la sola ricorrenza di un singolo elemento non è di per sé motivo sufficiente per procedere alla segnalazione.

Per leggere o scaricare gli Schemi rappresentativi di comportamenti anomali ai sensi dell’articolo 6, comma 7, lettera b), del D.Lgs 231/2007 – Operatività connessa con illeciti fiscali del 10 novembre 2020:

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