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Pubblicato il Bollettino economico n. 2 del 2021

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Il Bollettino economico è una pubblicazione trimestrale di Banca d’Italia; le date di pubblicazione per il 2021 sono 15 gennaio, 16 aprile, 16 luglio e 22 ottobre.

Il Bollettino fornisce informazioni sull’andamento dell’economia italiana; i numeri di gennaio e di luglio contengono le previsioni sull’andamento dell’economia italiana nel medio termine.

Nella recente pubblicazione n. 2 del 2021 l’Organo di Vigilanza evidenzia che da un punto di vista internazionale, il quadro globale migliora ma restano incertezze nel breve periodo legate soprattutto all’evoluzione della pandemia e alle sue ripercussioni sull’economia, per i ritardi nelle campagne di vaccinazione e il diffondersi di nuove varianti.

Nell’area dell’euro è essenziale mantenere condizioni finanziarie favorevoli

L’attività economica nell’area dell’euro ha risentito di un nuovo aumento dei contagi; nonostante un temporaneo rialzo dell’inflazione, le prospettive dei prezzi restano deboli.

In Italia si conferma la resilienza dell’economia

Nel quarto trimestre del 2020, la caduta del prodotto è stata inferiore alle attese, nei primi tre mesi del 2021 l’attività economica è rimasta stabile: ad un rafforzamento nell’industria si accompagna un andamento ancora debole nei servizi.

Si prospetta una ripresa graduale di investimenti e consumi

Secondo i sondaggi di Banca d’Italia, le imprese programmano di riprendere gli investimenti nella restante parte dell’anno e le famiglie indicano una graduale ripresa delle intenzioni di consumo, ma la propensione al risparmio resta elevata.

Migliorati gli scambi con l’estero

Nel quarto trimestre del 2020 le esportazioni italiane di beni sono cresciute in linea con il commercio mondiale. Esse si sono riportate su livelli di poco inferiori a quelli precedenti la pandemia, compensando la caduta dei flussi turistici internazionali, che si sono di nuovo ridotti dopo il recupero dei mesi estivi. Si è rafforzata la domanda estera di titoli italiani; a seguito del surplus di parte corrente, è aumentata la posizione creditoria netta sull’estero dell’Italia.

Meno ore lavorate, ma più occupati

Con le misure di distanziamento sociale decise in autunno, le ore lavorate nel quarto trimestre 2020 sono tornate a contrarsi ed è aumentato il ricorso agli strumenti di integrazione salariale; la richiesta è stata tuttavia assai minore rispetto alla prima ondata pandemica.

Il numero degli occupati è salito, ma resta lontano dal livello precedente la crisi sanitaria. Nei primi due mesi del 2021 le posizioni lavorative alle dipendenze sono rimaste stabili.

L’inflazione è tornata positiva per l’andamento dei prezzi energetici

La variazione dei prezzi al consumo, che era stata negativa negli ultimi mesi del 2020, si è portata allo 0,6% in marzo, sulla dinamica ha influito l’andamento dei prezzi energetici. L’inflazione di fondo è tornata su valori più contenuti.

Sono state mantenute condizioni finanziarie e del credito distese

Le condizioni dei mercati finanziari continuano a essere distese. La spinta al rialzo sui rendimenti dei titoli di Stato italiani proveniente dai mercati degli Stati Uniti è stata contrastata dalle decisioni prese dal Consiglio direttivo della BCE e dalla riduzione del premio per il rischio sovrano. Il credito alle imprese seguita a espandersi ad un ritmo solido, riflettendo soprattutto una domanda ancora elevata di prestiti garantiti; le condizioni di offerta sono accomodanti.

Nuove misure di sostegno del Governo

In marzo il Governo ha varato ulteriori misure a sostegno soprattutto delle famiglie e delle imprese, a fronte dei nuovi interventi di contenimento dei contagi. Risorse aggiuntive sono state anche destinate al rafforzamento del piano vaccinale e di altre azioni di contrasto alla pandemia in campo sanitario.

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR)

Il Governo, nell’ambito del Next Generation EU, sta predisponendo il Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR).

Le risorse disponibili ammonterebbero a quasi 192 miliardi, di cui circa 123 sotto forma di prestiti.

Le misure espansive possono sostenere la crescita

Secondo i principali previsori, l’espansione potrebbe essere superiore al 4% nel 2021, con una significativa ripresa nella seconda parte dell’anno.

Uno scenario di ritorno ad una crescita sostenuta e durevole è plausibile, ma presuppone che sia mantenuto il sostegno all’economia e che si dimostrino efficaci gli interventi in corso di introduzione nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Le prospettive restano dipendenti dai progressi della campagna vaccinale e da una favorevole evoluzione dei contagi.

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