Antiriciclaggio – Registro dei titolari effettivi: a che punto è il Decreto ministeriale attuativo?
Il Decreto ministeriale attuativo del MEF, atteso ormai da quattro anni, ha ad oggetto le disposizioni in materia di alimentazione, accesso e consultazione dei dati e delle informazioni relativi alla titolarità effettiva di imprese dotate di personalità giuridica, di persone giuridiche private, di trust produttivi di effetti giuridici rilevanti a fini fiscali e istituti giuridici affini al trust per finalità di prevenzione e contrasto dell’uso del sistema economico e finanziario a scopo di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo.
Il MEF ha inviato il Decreto al Consiglio di Stato per il suo parere obbligatorio ma non vincolante, in data 11 febbraio 2021, il Consiglio di Stato aveva 45 giorni per esprimersi. In data 19 marzo 2021 la Sezione consultiva per gli atti normativi del Consiglio (presidente Volpe, n 00252/2021) ha espresso il suo parere avente esito interlocutorio con riguardo ai diritti di segreteria, alla perentorietà dei termini di popolamento iniziale, di variazione e conferma dei dati, alle sanzioni applicabili e alla mancata considerazione dell’osservazione del Garante per la protezione dei dati personali, secondo la quale, in riferimento alla previsione di “ogni documentazione utile a comprova”, sarebbe necessario minimizzare i dati da acquisire a quelli assolutamente necessari.
L’adozione del parere del Consiglio di Stato è stata, quindi, sospesa in attesa che il Ministero dell’economia e delle finanze fornisca le valutazioni, i chiarimenti e gli elementi di conoscenza espressi nella motivazione.
Un’altra difficoltà in cui incorre l’attuazione del Registro dei Beneficial Owners è rappresentata dal trovare il giusto equilibrio tra il diritto alla privacy dei titolari effettivi e quello di accesso alle informazioni da parte di soggetti terzi.
A tal proposto, vi è il ricorso pregiudiziale presentato dal Lussemburgo davanti alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea: i soggetti interessati hanno presentato ricorso perché si oppongono all’accesso al Registro per quanto riguarda i dati che li riguardano.
La decisione sulla causa produrrà ovviamente effetti anche sul Registro italiano.
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