Al via le richieste via PEC di informazioni sulle operazioni con l’estero, sui rapporti collegati e sui relativi titolari effettivi
L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato le disposizioni attuative degli obblighi di risposta via PEC, alle richieste in oggetto.
In sostanza l’Agenzia delle Entrate (tramite l’Ufficio Centrale per il contrasto agli illeciti fiscali internazionali – UCIFI) e la Guardia di Finanza effettueranno richieste via PEC a Banche, Intermediari Finanziari, SIM, SGR, SICAV.
Lo schema è quello delle indagini finanziarie: file XML, firma digitale, riposta tramite PEC. Oggetto delle richieste saranno le operazioni (di importo pari o superiore a 15.000 euro) eseguite per conto o a favore di soggetti diversi da quelli per cui opera il “monitoraggio bancario” dei trasferimenti da e verso l’estero; in altri termini: le società di capitali e di persone e gli enti commerciali residenti e non residenti.
Anche agli altri soggetti esercenti attività finanziarie, ai professionisti, ai revisori contabili di cui agli artt. 11, 12, 13 e 14 del D Lgs 231/2007 potranno essere richieste informazioni sull’identità dei titolari effettivi di cui alla normativa antiriciclaggio. Tutti questi soggetti dovranno, quindi, comunicare all’Agenzia delle Entrate il proprio indirizzo PEC, entro il 31 ottobre 2014.