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Attuazione della IV Direttiva antiriciclaggio: esame definitivo del decreto legislativo

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Il Consiglio dei ministri ha approvato, in esame definitivo, il decreto legislativo che recepisce la la IV direttiva antiriciclaggio UE 2015/849.
Dal Comunicato Stampa del Governo traiamo le seguenti informazioni:

  • E’ stata ampliata la platea dei soggetti qualificati come Persone Politicamente Esposte nei confronti delle quali devono essere effettuati controlli più approfonditi: oltre alle alte cariche dello Stato, ai ministri e parlamentari, ai vertici della magistratura, agli assessori e consiglieri regionali, ai parlamentari europei e ai direttori generale delle Asl e delle aziende ospedaliere, rientrano nella nozione anche i sindaci dei comuni con popolazione non inferiore a 15.000 abitanti e i vertici delle società da questi partecipate.
  • Viene rafforzato il ruolo della Direzione antimafia e antiterrorismo e – come preannunciato – vengono riordinate le sanzioni amministrative, attraverso un sistema di misure graduato in funzione della gravità delle violazioni. Il nuovo sistema sanzionatorio è basato su misure effettive, proporzionate e dissuasive, da applicare alle persone fisiche e alle persone giuridiche direttamente responsabili della violazione delle disposizioni dettate in funzione di prevenzione del riciclaggio e di finanziamento del terrorismo.
  • Coerentemente con quanto previsto dalla IV Direttiva, è sancito che le operazioni sospette non possano essere compiute fino a quando non è effettuata la relativa segnalazione e inserito l’obbligo della UIF di dare informazione delle operazioni sospette per motivi di terrorismo anche ai Servizi di sicurezza.
  • Come preannunciato, il decreto istituisce il Registro dei titolari effettivi di persone giuridiche e trust. E’ anche prevista la centralizzazione, in una specifica sezione del registro delle imprese, delle informazioni sulla titolarità effettiva dei trust produttivi di effetti fiscali.
  • Il complesso degli adempimenti posti a carico dei soggetti obbligati viene razionalizzato, eliminando formalità e tecnicismi con riguardo alle modalità di conservazione dei dati e dei documenti.
  • Viene garantito anche un adeguato sistema di controllo degli operatori contrattualizzati dai money transfer, attività di rimessa di denaro all’estero che presentano di per sé un elevato rischio di infiltrazione criminale.